Complesso monumentaleChiese e monumenti
Nucleo protettoI portici e le stradine del nucleo
Parco ScherrerIl giardino delle meraviglie
AreericreativeParchi gioco, aree balneabili e altre attrazioni
La chiesa di Sant’Antonio Abate sorse verso il 1300 accanto al convento per opera degli Antoniani di Vienna, famosa congregazione religiosa che curava i lebbrosi della regione dell’Olona.
La costruzione della chiesa dove si trova ora, vicino ad una cappella votiva, è iniziata nel 1319 e dedicata a S.Maria del Sasso perché, secondo la tradizione, nello scavo fu trovata una Madonnina di pietra col Bambino, una preziosa reliquia di cui, purtroppo, si è persa ogni traccia.
La chiesa doveva servire la parte a levante del borgo di Morcote. Fu costruita, su disegno, dal maestro Arturo Maspoli dal 1548 al 1553, in un periodo di forte pestilenza, e per questo dedicata a San Rocco degli appestati.
Dopo l’erezione della chiesa di Santa Maria, l’attuale sagrato e l’area occupata dall’Oratorio di Sant’Antonio da Padova, costituivano il cimitero del popolo, mentre i nobili ed il clero venivano sepolti in chiesa.
I portici furono costruiti e decorati con le case dal 1300 al 1500, utilizzando le colonne e le pietre nobili ricavate dalle case abbandonate dell’antico borgo romanico.
Ha la linea elegante del più puro Rinascimento, anche se alcuni suoi elementi, finestre ed archetti pensili, corrispondono all’architettura romanica.
Le origini dell’antico castello non sono note. Oggi rimangono solo la parte centrale e i ruderi, ma si sa che fu una gloriosa costruzione militare e civile. Edificato sul promontorio dell'Arbostora, dominava gran parte del Varesotto.
La torre è uno dei pochi esemplari di architettura medioevale rimasti nel nostro paese e sembra risalga al 1249.
Verso la metà del sec. XVII la carestia incombeva sul paese, vecchi e bambini denutriti morivano e non bastavano le preghiere. Si ricorse all’ultimo sacrificio: dedicare a Sant’Antonio da Padova un tempio, che servisse a propiziarsi il Santo dei poveri, degli affamati e dei derelitti.
Definito “Il Giardino delle Meraviglie” Il parco venne realizzato da Arturo Scherrer (1881 – 1956), commerciante di tessili, appassionato viaggiatore e amante dell’arte e della cultura.
Si compone di 404 gradini ed è considerata la più grandiosa e panoramica scala della regione prealpina.
Il nucleo di Morcote non è solo lago. Con le sue caratteristiche stradine, i monumenti architettonici di grande valore e una vegetazione subtropicale lussureggiante, Morcote è un borgo con un fascino antico nel quale è facile perdersi. Lasciando il lago Ceresio alle spalle, ci si può imbattere nei portici antichi, infilarsi tra una casa e l’altra e scoprire l’antico borgo.
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