Sant\'Antonio Abate

Chiesa di Sant'Antonio Abate

La chiesa di Sant’Antonio Abate sorse verso il 1300 accanto al convento per opera degli Antoniani di Vienna, famosa congregazione religiosa che curava i lebbrosi della regione dell’Olona.

Alle spalle della chiesetta, i Morcotesi costruirono un ampio porticato di pietra con larghi sedili a forma di anfiteatro. Sopra la grande volta romanica c’era, fino al 1500, il castelletto, avamposto verso sud del castello dell’Arbostora, che fu la dimora del cappellano fino al 1863 e poi divenne sede delle scuole.

 

La chiesa, di tarda architettura romanica, contiene preziosi dipinti quattrocenteschi. Oggi si presenta formata da quattro campate con volte a crociera e da due più piccole ai lati, come fossero due cappelle. La navata centrale è quella conservata meglio e comprende due zone. In una, sopra la mensa, stanno sette dipinti dove in uno, è rappresentato Sant’Antonio nel deserto e, in altri sono raffigurati episodi della sua vita, raccontati da San Gerolamo. Nella parete superiore del coro, sono dipinte scene allegoriche, sempre in relazione con la vita religiosa del Santo, ma attribuite ad Antonio Ripa, parente dei Fossati (Morcote arte e storia di M. e S. Caratti). Molto probabilmente agli inizi del Cinquecento cessò l’attività “ospedaliera”.

 

La chiesa divenne tale a tutti gli effetti e  ne parlò il vescovo di Como Ninguarda, che la visitò nel 1591. Nel 1863 l’ala trasversale sopra il voltone fu sopraelevata e vi furono sistemate le scuole. Il tetto dell’oratorio subì modifiche di una certa importanza in relazione con il nuovo intervento. Nel 1941, sotto la direzione dell’architetto Cino Chiesa, furono effettuati restauri per il ripristino degli spazi interni e delle preziose pitture quattrocentesche. Da queste note si vede come la chiesa di S. Antonio Abate sia una specie di sovrapposizione e di commistione di più momenti architettonici.

 

Ad oggi, il ritorno al suo antico splendore, lo si deve soprattutto al Fondatore dell’Associazione Amici dei restauri di Morcote, l’artista Adriano Antonini che, grazie alle sue competenze, seguì il coordinamento dei lavori di restauro del 2009 facendo da trait-d’union fra le autorità municipali e i restauratori.

Questo fu il primo importante progetto dedicato al complesso monumentale, realizzato grazie all’interessamento e al sostegno dell’Associazione Amici del restauro del complesso monumentale. La Chiesa di S. Antonio Abate fu restaurata sotto la guida dell’architetto Tita Carloni, e fu inaugurata nel giugno del 2009. Da allora, ogni anno,  l’Associazione Amici dei restauri, vi organizza gli “Incontri Musicali”. Esistono opere e monumenti che assurgono a simbolo di un’intera comunità, diventando parte integrante della sua storia, della sua cultura e del suo vissuto collettivo. Una di queste opere a Morcote è l’antico Oratorio di S. Antonio Abate. Un monumento d’importanza storica e culturale che va ben oltre gli stretti limiti locali o regionali (Le pitture murali, di Tita Carloni, architetto).