La medioevale torre (1249) è ubicata nel centro del villaggio lungo la strada che costeggia il lago. La sua altezza raggiungeva i 15 metri e in prosieguo di tempo la parte superiore fu smantellata in quanto pericolante. La costruzione prettamente militare costituiva il punto fondamentale di avvistamento e controllo.
Il molo, prospiciente la torre, s’inoltrava per ben 8 metri nello specchio del lago e venne risucchiato dalle onde causa uno scoscendimento della riva. A questo argine attraccavano, mediante grossi anelli e ganci le caratteristiche grosse barche da trasporto dette cumbàl.
Dopo il restauro dell’intero edificio è apparso un grande stemma della famiglia dominante dei Rusca. Sopra questa storica vestigia araldica, s’apre una finestra ad arco pieno divisa in due da un’esile colonnina gotica. Nel muro di base s’apre una porta ad arco acuto che dà adito a un grande locale largo da nord a sud m. 3,80 lungo m. 5,17 è apparso, dopo il restauro eseguito nel 1992, lo stemma o meglio una variante dell’arma gentilizia Martelli alias Martellis, Martella. Per eliminare la nudità, caratterizzata dalle possenti mura scabre il Lodevole Municipio di Morcote ha colto l’occasione di abbellirlo, di ravvivarlo con un grande pannello composto di cinque file sovrapposte che illustra gli stemmi di 45 famiglie estinte e fiorenti dell’antico Borgo di Morcò. Questa presentazione araldica inizia con l’autentico stemma comunale, concessione viscontea, che riflette esattamente la composizione del quattrocentesco sigillo del comune che si blasona: troncato: nel 1° di rosso, alla figura muliebre seduta in maestà sopra un porco coricato e rivoltato, il tutto d’argento; nel 2° di verde, alla scrofa arrestata e rivoltata d’argento.
Seguono, nell’ordine alfabetico le famiglie patrizie: Alberti, Badaracco, Bazzurri, Bianchi, Bossi, Caccia, Casteli, Castelnuovo, Castiglioni, Delucchi, Dettamanti, Ferrari, Ferro, Fossati, Franchi, Giussani, Isella, Maggi, Mancini, Mantegani, Marchesi, Martelli, Martinelli, Maspoli, Massari, Montalbetti, Montano, Morelli, Orelli, Paleari, Pomi, Raggi, Restelli, Righini, Ripa, Ritter, Roncoli, Rossi, Ruggia, Salvi, Sardi, Solari, Tiravanti, Triulzi, Visetti.
Il disegno araldico è opera di Marco Foppoli, abitante a Brescia ma di antica origine di Mazzo in Valtellina. Valente araldista di rinomanza internazionale e accademico dell’Académie Internationale d’Héraldique (A. I. H.) con realizzazioni apparse su pubblicazioni in Italia, Svizzera, Belgio, Olanda, Svezia, Gran Bretagna, Stati Uniti e Nuova Zelanda. Le ricerche araldiche per allestire l’intera composizione sono state curate dall’araldista Carlo Maspoli (A. I. H.) frutto di un’elaborata consultazione degli stemmari quattrocenteschi codici araldici Trivulziano, Carpani e altri più recenti e dalle numerose vestigia esistenti in sito.
Un plauso al lodevole Municipio di Morcote che ha voluto non solo abbellire la storica torre ma di far conoscere una pagina di storia, della nostra storia. La torre e aperta e visitabile gratuitamente tutto l’anno.